Due settimane fa gli antitradizionalisti sperimentali finlandesi hanno svelato “Uusi Teknokratia”, il primo singolo dall’album “Mestarin Kynsi”, in uscita il 17 aprile su Nuclear Blast.
Oggi, gli ORANSSI PAZUZU svelano l’ipnotico video della canzone:

 

La band dichiara “Il video realizzato da Zev Deans cattura l’atmosfera paranoica della canzone e l’espande, aggiungendovi una nuova sfera visuale. Una visione apocalittica che non lascia altra scelta se non obbedire”.

“Uusi Teknokratia” è stato diretto da Zev Deans, prodotto da Rachel Kitson. Ryan Michael Kelly ha girato il video con il produttore esecutivo Noah Young e il produttore associato Daniel Litt. Protagonisti sono Leslie Barany e Johnny Scuotto.

Responsabili del progetto sono Rachel Kitson e Zev Deans, mentre Christine Snider si è occupata del talent management e Madeline Quinn degli effetti visivi.

“Uusi Teknokratia” è disponibile in digitale QUI.

I pre-ordini di “Mestarin Kynsi” sono attivi QUI.

Inoltre, la band annuncia band il tour europeo “New Technocracy” con Sturle Dagsland di supporto.

ORANSSI PAZUZU live:

Doomstar Bookings e FlyingFox AB presentano:
Festival
11.06.              PL        Kraków – Mystic Festival
26. – 28.06.     FIN      Helsinki – Tuska Open Air
16. – 19.07.     DE       Crispendorf – Chaos Descents Festival
19. – 22.08.     HU       Mátra-Sástó – Fekete Zaj Festival
19. – 22.08.     RO       Alba Iulia – Dark Bombastic Evening

“New Technocracy Tour”
con Sturle Dagsland
27.09.              DE       Leipzig – UT Connewitz
28.09.              CZ        Prague – Futurum
29.09.              DE       Hamburg – Logo
30.09.              SE        Stockholm – Slaktkyrkan
01.10.              DK       Copenhagen – Vega
02.10.              NL        Sneek – Het Bolkwerk
03.10.              BE        Brussels – Magasin 4
04.10.              NL        Utrecht – De Helling
05.10.              UK       London – The Underworld
06.10.              FR        Rennes – Antipode MJC
07.10.              FR        Paris – Petit Bain
08.10.              FR        Toulouse – Le Rex
13.10.              FR        Lyon – CCO
14.10.              CH       Martigny – Les Caves Du Mandir
15.10.              CH       Winterthur – Gaswerk
16.10.              AT       Vienna – Arena
17.10.              IT         Milano – Legend Club
18.10.              DE       Karlsruhe – Jubez

Grazie alle loro inclinazioni d’avanguardia e antitradizionaliste, i finlandesi ORANSSI PAZUZU hanno sempre avuto a cuore obiettivi trascendentali. Passando attraverso la tana del coniglio, sono usciti fuori dall’altra parte con il loro quinto album “Mestarin kynsi”, (“L’artiglio del Maestro”). Dopo avere recentemente firmato con il gigante dell’industria musicale tedesca Nuclear Blast, gli ORANSSI PAZUZU sovvertono l’idea del dominio mondiale per aprire un discorso concettuale sull’indottrinamento e sulla propaganda stessa. Il loro incubo psicologico è descritto con un tono filosofico e serio, in cui il futuro occulto incontra la realtà travagliata.

Mentre “Oranssi”, che significa “arancione” nella loro lingua finlandese natia, è il colore dell’energia cosmica e “Pazuzu” è l’antico demone mesopotamico del vento, il loro vorticoso caleidoscopio di psichedelia ha attraversato il sottosuolo per ridefinirne i confini sin dal loro inizio nel 2007.

Jun-His dichiara: “Volevamo senz’altro cercare nuovi orizzonti, ma d’altra parte continuare qualcosa che abbiamo già iniziato a costruire su ‘Värähtelijä’. Alcune grandi influenze provengono dagli album di elettronica che ci hanno fatto venire l’idea di avere una canzone che viaggiasse attraverso diversi tipi di portali, mentre veniva mutilata e mutata dal nuovo ambiente”.
Su “Mestarin Kynsi” le porte della percezione non sono solo evocate, ma sono addirittura fuori dai loro cardini. Lavorare di nuovo con il co-produttore Julius Mauranen (che ha anche contribuito a creare “Syntheosis”, l’acclamato concerto / album dal vivo commissionato per il Roadburn Festival 2018, a nome WASTE OF SPACE ORCHESTRA), nella loro città natale di Tampere, in Finlandia, ha aiutato a far evolvere il disco. Come dice il cantante / chitarrista Jun-His, “C’è il cuore di una città che batte da qualche parte in questo album”.