CROMLECH – “Of Owls and Eels”
(Darkness Shall Rise) Impurus si cela dietro al nome Cromlech. One man band tedesca che espone un atmpospheric black metal con risvolti ritual. Cromlech pubblica il suo secondo album e presenta porzioni (altro…)
(Darkness Shall Rise) Impurus si cela dietro al nome Cromlech. One man band tedesca che espone un atmpospheric black metal con risvolti ritual. Cromlech pubblica il suo secondo album e presenta porzioni (altro…)
(Metal Blade Records) Secondo album per A-Z, progetto nato dal cantante dei Fates Warning, Ray Adler, e dal batterista Mark Zonder, ora nei Warlord ma, dal 1988 al 2005 compagno di Adler in seno ai Fates Warning stessi, contribuendo alla stesura di pietre miliari del prog metal come “Perfect Symmetry”, il complesso “A Pleasant Shade Of Grey” ed il capolavoro “Disconnected”. (altro…)
(Napalm Records) Si rinnova completamente la divisione delle sei corde per questo quattordicesimo album dei Katatonia, fermamente sotto il controllo dell’ormai unico leader Jonas Renkse, ormai senza più la presenza di Anders Nyström in line up fino all’EP “Lilac” uscito lo scorso aprile. (altro…)
(Road To Masochist) Siglano un esordio di oltre mezz’ora gli inglesi Acceptance, nati da componenti dei Fatalist e altre formazioni. “Crucifixion Of Orchids” è un robusto esempio di post black metal con (altro…)
(Selfmadegod Records) In forma sfavillante i parigini Sublime Cadaveric Decomposition, i quali tornano sulla scena con il sesto album dopo otto anni di silenzio. Lo fanno col botto, piazzando sul mercato un lavoro travolgente. Autori di un death-goregrind veloce, mai (altro…)
(Everlasting Spew Records) Secondo full length dei Golem Of Gore, esponenti di un goregrind tenebroso, sfacciato, grondante di sangue e annessa violenza. Certi riff a motosega, basso compresso e dirompente, in più pattern ritmici folli, visionari o cinicamente (altro…)
(Metal Blade Records) Si sentono più audaci del previsto i River Of Nihil con questo nuovo album che porta il loro nome, dandovi spazio ad ampie porzioni melodiche, più intense anche che in passato. La prog-death metal band statunitense riesce a mettere in questi pezzi che (altro…)
(Metal Reservation) Bruno Masulli di In Aevum Agere, Power Beyond e altre realtà metal, crea i Antetenebras con ex componenti proprio degli In Aevum Agere e con Luigi Martino ex Black Inside alla voce. Quattro canzoni con Masulli alle chitarre, Marcello (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Intramontabili i francesi Darkenhöld! sono passati cinque anni dal precedente “Arcanes & sortilèges” (recensione qui), ma ora sono tornati, più incisivi e tradizionali che mai! (altro…)
(Season of Mist) Beyond the Gates 2024. Ero seduto al bar sul terrazzo VIP del Grieghallen a Bergen con Gaahl -all’anagrafe Kristian Eivind Espedal- parlando della SUA reincarnazione dei Trelldom, redivivi con l’album “…by the Shadows…” (recensione qui), band (o per meglio dire ‘moniker’) tornata in attività dopo oltre tre lustri di silenzio, deludendo chiunque si stesse aspettando del black metal vecchia scuola, esaltando chiunque sapesse apprezzare l’evoluzione jazz-fusion-prog del mastermind, fermamente convinto di saper sorprendere offrendo musica tutt’altro che prevedibile. (altro…)
(Osmose Productions) Mettere in copertina l’ayatollah Rouhollah Khomeini e intitolare l’album “The Great Satan”, ovvero la definizione coniata nel 1979 proprio da Khomeini nei confronti degli USA, è un messaggio eloquente. Shayan, chitarra e voce, è iraniano (altro…)
(Emanzipation Productions) Se Howard Phillips Lovecraft è stato in grado di comunicare angoscia, tensione e paura con i suoi scritti, la ripresa di uno dei suoi titoli più celebri da parte dei Puteraeon, riesce nell’intento di descrivere quegli stati d’animo che emergono nel romanzo (altro…)
(Curtain Call Records) “When The New Day Comes” è un lavoro che come tanti è nato durante il periodo tra il 2020 e i due anni seguenti, puntando nel suo sviluppo a essere dal punto di vista testuale sia un guardarsi dentro, sia un guardare alle sfide della (altro…)
(Sentient Ruin Laboratories) Samiarus, o ‘Samyaza’ più comunemente noto in aramaico, è il nome arabo del capo dei vigilanti nelle scritture apocrife abramitiche. È un angelo ribelle che condivise la conoscenza con gli uomini e diede alla luce i noti Nephilim, nati (altro…)
(Agonia Records) Steve Di Giorgio e Jeroen Paul Thesseling, insieme a Eve e Yuma van Eekelen, confezionano un album di puro prog. Complesso, articolato, profondamente affascinante nelle sue melodie e come vengono formate, suonate e dunque plasmate. Di Giorgio, bassista di grande lustro (altro…)
(Mad Indommu Records) Le note e tutto quello che costituisce “Lychcraft” hanno un’identità tipicamente heavy metal e per certi aspetti molto dell’album riporta alla mente delle melodie classiche dell’heavy metal tedesco di una volta. A onor del (altro…)
(Transcending Obscurity Records) “Spectral Tyranny” è il secondo EP pubblicato dai Dead Chasm, anche autori dell’album “Sublimis Ignotum Omni”. Il trio (altro…)
(Century Media Records / Sony Music) In tutta sincerità davo ammettere che mi sono avvicinato a questo album nutrendo aspettative piuttosto basse; sono passati otto lunghi anni da “Strengh In Numbers” (recensione qui), un lavoro che, pur non facendo gridare certamente al miracolo, ha avuto almeno il pregio di rialzare parzialmente le quote dei The Haunted dopo due release a mio modo di vedere scadenti come “Unseen” ed “Exit Wound”. (altro…)
(Fastball Music) È un esordio quello dei The Light, band tedesca che vede Alex Scherz al basso e Holger Terhorst alle chitarre. Due vecchi compagni di altre avventure musicali, affiancati dal cantante Nick Antonelli. Questo full length omonimo esplora territori (altro…)
(Prophecy Productions) Quinto album ma il primo con la prestigiosa Prophecy Productions, etichetta che sembra metter sotto contratto ogni act capace di uscire dal coro, di suonare poco convenzionale, anche se indiscutibilmente estremamente efficace. (altro…)
(The Dead Daisies Pty Ltd / SPV) Ne parlavo proprio con Dough Aldrich un paio di mesi fa (proprio qui): Corabi è la voce perfetta per un blues pesante, graffiante, polveroso e decisamente scatenato! Dopo sette album, ecco l’album di cover… ma non tappa buchi, non certo un album di cover qualunque! (altro…)
(Non Serviam Records) Tornano dopo tre anni dal debutto gli italiani Svart Vinter, band fortemente ispirata la black scandinavo anni ’90, con un sound fortemente atmosferico il quale predilige una profondità precettiva alla solita prevedibile velocità. (altro…)
(Sentient Ruin Laboratories) Sono la rappresentazione del black metal ma nella sua forma più dissoluta, violenta e apocalittica. Questa formazione finlandese giunge al suo secondo full length e sembra che lo abbia inciso all’inferno. I suoni sono (altro…)
(Fuzzed And Buzzed Records / Majestic Mountain Records) Pubblicato autonomamente l’album d’esordio “Willow” quattro anni fa, i canadesi Witchrot si accasano con la Fuzzed And Buzzed Records per la distribuzione USA e la Majestic Mountain (altro…)
(Nuclear Blast Records) Sono passati ben cinque anni dal magnifico “Solitude In Madness” (recensione qui), ultimo album di inediti dei Vader, un lasso di tempo piuttosto lungo, considerando la prolificità a cui la formazione capitanata dall’inossidabile Peter ci ha abituati da inizio millennio in poi. (altro…)
2(Reigning Phoenix Music) Tanti e tanti anni fa gli Onslaught di Bristol suonavano punk e hardcore, poi furono deviati dal thrash metal e sono stati tra i pochi in quella nazione, a recepire quel messaggio arrivato da oltreoceano e farne un motivo di vita (altro…)
(Punishment18 Records) Giungono al terzo album i piemontesi Evilizers, quattro anni dopo il convincente “Solar Quake” (recensione qui), un lavoro in cui è palese l’amore della band per il metal ottantiano, in particolare per Judas Priest e Iron Maiden, senza disdegnare qualche piccola incursione nel thrash; (altro…)
(Heavy Psych Sounds) I Witchcraft sono lo svedese Magnus Pelander, chitarrista e voce, corredato da un bassista e un batterista. Con “Idag”, settima opera in carriera, i Witchcraft di Pelander sono una trasposizione personale del doom/hard (altro…)
(Hostile City / SXE / Believe) Virtuosi, complessi, superlativi, noti proprio per la loro musica senza confini, universalmente definita jazz-metal, visto che sanno unire sonorità pesanti e shred a tutte quelle partiture e suoni tipicamente di scuola jazz. (altro…)
(Dark Essence Records) Formatisi cinque anni fa a Oslo, escono finalmente dal limbo debuttando direttamente con l’iconica Dark Essence Records, una etichetta ttenta a sonorità molto più vaste rispetto al nucleo black metal che la caratterizza. I Feversea, infatti, sono riconducibili al filone post metal, e questo per il semplice fatto che non c’è una vera definizione di genere musicale capace di descrivere una band come questa; (altro…)
(Century Media Records / Sony Music) Un sound moderno, appartenente ad un metal attuale, spinto tuttavia verso dimensioni cosmiche, futuristiche. Atmosferici, teatrali, ricercati nel senso che dimostrano di saper ottenere belle canzoni cercando sempre il risultato finale, la visione d’insieme, una globalità concettuale e non un mucchio riff unici o melodie identificative spinte a calci dentro una canzone. (altro…)
(Scarlet Records) “Next In Line”, il prossimo… ma anche un ‘avanti il prossimo’… chi si fa sotto? Chi le vuole prendere? Questo è Terence Holler e questo è il nuovo album dannatamente autobiografico, una biografia che è un assoluto disastro, costellata di casini, di delusioni, di grandi errori. E di di grandi successi. (altro…)