(More Hate Productions/Symbol Of Domination) E con un nome così non potevano che essere finlandesi… Comunque hanno solo il nome di finlandese, per il resto il combo sembra uscito con lo stampino dalla scena black della vicina Norvegia… ma pure dalla Svezia. Eppure la rabbia e gli accorgimenti che la band ha messo nella sua seconda opera mi garbano assai, primo tra tutti alcuni spezzoni di film a fare da intro alle tracce (una in particolare è introdotta da uno scambio di battute in italiano dal doppiaggio originale di ‘Salò’ di Pasolini). Musicalmente parlando siamo più vicini al black americano che svedese: pezzi veloci, vocione da inferno e batteria pestata a sangue, ma forse l’atmosfera sottostante tutto l’album tradisce l’origine europea del gruppo, che ben si muove tra il tradizionale black e il più complesso death metal. L’opera non è lunghissima, ma le tracce sono tutto sommato ben costruite e suonate, pur non inventando assolutamente nulla di nuovo.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10