(Blood Harvest Records) Debut album per tomb Mold, duo canadese che fino a un paio di anni fa era totalmente sconosciuto, fino alla stampa del demo “The Bottomless Perdition”, un lavoro acclamato presso l’underground death metal, cominciando così a far circolare il nome della band. La proposta musicale è, appunto un death metal di stampo scandinavo, ma anziché ispirarsi a sonorità svedesi (a dire il vero un tantino inflazionate), i nostri si orientano più verso il death finlandese, meno diretto e caratterizzato da oscure melodie che si inseriscono in un riffing comunque corposo, serrato e groovy. Un sound che ricorda un po’ quello di Adramelch e Convulse. La produzione è potente e pulita, senza però rinunciare ad un marciume di fondo che ben si adatta alla struttura prettamente old school, suonando allo stesso tempo moderna e valorizzando sia le parti serrate e caotiche che gli intrecci melodici partoriti dalla chitarra di Derrick Vella. Sono proprio le chitarre a rendere particolare la musica dei Tomb Mold, grazie a riffs avvolgenti, striscianti, così diversi dalle bordate tipiche del genere. A quelle ci pensano basso e batteria, che alzano un muro sonoro davvero solido, permettendo alla sei corde di giostrarsi tra parti tirate (parliamo sempre di death metal) e le citate melodie. Un album ancorato alla vecchia scuola del death finlandese, ma che non rinuncia ad avere una marcata impronta personale.

(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10