(Via Nocturna) Lo dico sempre che la coerenza e la perseveranza, a lungo andare pagano. Un esempio lampante lo è Fabio Bava, un artista che non si è mai arreso nonostante il numero elevato di cambi di line up, portando avanti da più di diciotto anni il progetto Lectern con una coerenza ed una dedizione difficilmente riscontrabili. È infatti dal lontano 1999 che Fabio è in sella alla band, che nonostante tutti i cambiamenti di formazione non ha mai abbandonato la strada maestra del brutal death metal di stampo americano, sempre accompagnato da testi anticristiani. I riferimenti a Cannibal Corpse, Suffocation e Deicide, come un po’ tutta la vecchia scuola brutal a stelle e strisce sono sicuramente evidenti, ma nonostante si attengano fedelmente a quello stile, i nostri sono riusciti a confezionare un platter di grande spessore, con canzoni ottimamente bilanciate tra furia belluina e claustrofobici rallentamenti di una pesantezza inenarrabile. “Distill Shambles ad esempio, parte violentissima, tra vocalizzi feroci e blast beats, proseguendo tra continui cambi di tempo che richiamano alla mente i Deicide di “Once Upon The Cross” ed i Monstrosity di “In Dark Purity”. Nel finale trovano spazio aperture melodiche ed armonizzazioni. La qualità principale dei Lectern è proprio quella di risultare estremamente brutali anche quando non premono l’acceleratore a tavoletta (chiaramente le parti a rotta di collo abbondano), conferendo ai pezzi un dinamismo innato che mantiene sempre alta l’attenzione senza correre mai il rischio di annoiare. Ero ormai convinto che nessun altro album avesse potuto scalzare “Red Before Black” dei Cannibal Corpse; “Precept Of Delator” dimostra che mi stavo sbagliando. Se amate il brutal death, fatelo vostro ad ogni costo!

(Matteo Piotto) Voto: 9,5/10