(Ghost Label Rec.) Imbraccia la chitarra da giovane e il suo rapporto con lo strumento diventa privilegiato. Lo insegna poi ad altri, è coinvolto in molti progetti musicali in Italia e ulteriori percorsi nel mondo della sei corde, proiettano poi Canfora in questo suo primo album completamente strumentale, fatta eccezione per la canzone “No Right”. l’Ibanez del chitarrista coadiuvata da almeno ventiquattro musicisti (contando anche il gatto Emmett “Doc”Brown e il giovane Giacomino) che figurano sparsi nelle tredici composizioni, emette un rock strumentale con tendenze metal, prog e di fatto mostrandosi con sfumature fusion. Se apprezzate i primi abbaglianti album di Steve Vai o di Joe Satriani, potreste occasionalmente respirare quell’atmosfera in “Create Your Own Show, per quanto poi il sound di Massimo Canfora presenti timbro e tocco personali. Scivola con calma la sei corde, anche nei momenti funambolici, privi comunque di megalomani eccessi da sapiente e virtuoso dello strumento. Ben venga dunque l’utilizzo di melodie prodotte con lunghe note tirate, con intensi fraseggi e assoli concepiti con svolazzi di stile. L’unico appunto che viene da muovere sono i 53′ di durata di “Create Your Own Show” che potrebbero essere un po’ troppi; per molti forse saranno il giusto dimensionamento di una musica che riesce a incantare, tra azioni brillanti, estrose e passionali momenti di calma. In questo flusso sonoro Canfora sigla delle melodie andanti, di buona fattura e dosandole con una tecnica affatto asfissiante.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10