(Nuclear Blast) I The Night Flight Orchestra sono la valvola di sfogo di Björn Strid cantante dei Soilwork e David Andersson, anch’esso nei Soilwork, a loro si sono aggiunti Sharlee D’Angelo degli Arch Enemy, Richard Larsson, Jonas Källsbäck e tempo dopo Sebastian Forslund. Gli album in questione sono i primi due incisi dalla band e pubblicati dalla torinese Coroner Records. “Infernal Affairs” è del 2012 (QUI  la recensione), “Skyline Whispers” del 2015 (QUI recensito). La Nuclear Blast li ristampa con copertine rinnovate, soprattutto quella di “Infernal Affairs”, e l’aggiunta di una canzone in più ad album. La band a oggi totalizza quattro album e una buona serie di concerti, tra i quali anche in Italia per la prima volta proprio verso la fine del 2018. L’idea di ricalcare i Deep Purple della loro epopea più hard rock di sempre, i sempreverdi Whitesnale, alcune idee dell’AOR, i Led Zeppelin e così via, hanno portato Strid e soci a crearsi un seguito che, probabilmente, non si discosta molto da chi guarda a altre proposte svedesi degli ultimi anni votate al revival. I Ghost su tutti. Il giocattolo di Strid risulta assolutamente cathcy, fruibile. Manca di serialità “Infernal Affairs”, nessuna canzone appare uguale all’altra e lo spirito hard rock degli anni ’70 e della prima metà degli anni ’80 è piazzato con un certo gusto. Un sound utile per lasciarsi andare, canticchiandolo, seguendolo, come se si partecipasse a una festa.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10