(Nuclear Blast) Si parla di Black Metal, di death metal, di thrash estremo, si stilano liste, storie e biografie dei suddetti generi e loro li ritrovi sempre: i Possessed sono tutto questo. Sono, erano, perché il tempo di fissare le regole e la band scompare, dopo qualche demo, due album epocali e un EP, nel giro di pochi anni. Mike Torrao non è più nella band da un pezzo. Il chitarrista è stato parte della formazione più importante che i Possessed abbiano mai schierato, nella quale ovviamente figurava anche Larry LaLonde, altro chitarrista. Larry anni dopo diventò uno dei Primus e soprattutto un apprezzato sessionman per gente come Tom Waits e Serj Tankian. Dunque uno capace di suonare di tutto, del resto è stato anche allievo di Joe Satriani. Mike Sus era alla batteria nella metà degli anni ’80 e anche lui non è della rimpatriata. Resta dunque il solo Jeff Becerra, voce e basso in passato, in realtà lui è un multistrumentista, oggi però solo al microfono. Con lui una pletora di musicisti ispanoamericani provenienti da esperienze di tutto rispetto: Malice, Exhumed, Sadistic Intent e altri. Gente del sottobosco del metal americano, gente votata a un modo di suonare al quale i Possessed hanno contribuito a plasmare per le generazioni a venire. Nel 1987 e dunque con “Seven Churches” e “Beyond the Gates” sul mercato, i due album di cui si è detto in apertura, i Possessed si fermano. Grossi problemi di salute per Becerra, rimasto paralizzato, paraplegico, dopo essere stato rapinato e sparato da chi lo derubò. Nel 2007 una specie di reunion, poi nel primo decennio del nuovo millennio Jeff Becerra decide di rimettere in moto il nome Possessed lavorando a del nuovo materiale. Fa sensazione sentire questa produzione che sembra davvero arrivare dagli anni ’80. Non è un insieme smaltato, non è neppure quel suono nitido, compresso ed elaborato di questi giorni. A conferma di ciò è possibile cogliere anche del reverbero, giusto una piccola oncia! Sono passati decenni e “Revelations of Oblivion” oggi è la testimonianza dell’esistenza di un culto, quello dei Possessed. Leggendari, nati dal sangue, infatti il primo cantante morì suicida in maniera eclatante ed era ancora minorenne. Fatti di una volta. Oggi c’è Daniel Gonzalez alla chitarra (Nailshitter, Gruesome) insieme all’altro chitarrista Claudeous Creamer (Dragonlord, Serpent, Girth), Robert Cardenas al basso (Coffin Texts, Masters of Metal, Agent Steel, Malice, Engrave) e Emilio Marquez (Brainstorm, Sadistic Intent, Engrave, Brujeria) ovviamente alla batteria. Sono coloro che tengono viva la fiamma, insieme a Jeff Becerra, di un modo di suonare oscuro e veloce. Sembrano davvero quei Possessed, c’è infatti quell’aria lugubre ma frutto di andature estreme, vorticose, per un death metal autentico e primordiale, dunque ancora svezzato dal thrash metal. Il passato non si ricostruisce, sia chiaro, ma quel passato in un certo senso pesa ancora su questa caterva di note.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10