(Listenable Records) Kyle Alexander McDonald, voce e basso, e Christopher Lewis, batteria, hanno rifatto ciò che li sta rendendo unici. Autori di un metal psichedelico inquinato dallo sludge e doom, McDonald e Lewis rappresentano un modo surreale, onirico e catatonico di fondere suoni duri, fatti appunto di un atteggiamento metal, con soluzioni psichedeliche, esotiche, d’atmosfera. Un’elaborazione che ha attraversato il tempo e che in questo terzo album in studio tende a standardizzarsi. “Divination” è costruito con tre lunghe composizioni ed è la prosecuzione di un discorso precedente, avviato con l’album “Oracles”, ancorato alle atmosfere esotiche, mistiche ed epiche, in particolare del precedente full length “Eidolon”. Ecco dunque il punto, un album molto vicino a cose già fatte dalla band che si presenta comunque evocativo, pregno di atmosfere misteriose, eppure un passo ulteriore e un’evoluzione per il futuro sarebbe qualcosa di auspicabile in futuro. La band in sei anni si è divisa tra studio e diversi tour anche in Europa, toccando sempre più città e paesi, Italia compresa, per diffondere il proprio e caratteristico verbo. Il tempo ha visto crescere questo discorso musicale cruciale, intenso che trasporta in mondi ignoti. Gli stessi mondi che le loro avvincenti copertine hanno sempre raffigurato. Bravi, ancora una volta i Zaum, ma il futuro sarà diverso?

(Alberto Vitale) Voto: 8/10