(Ván Records) Un ritorno sicuramente gradito dagli amanti del depressive atmospheric black metal, quello degli Impavida. La formazione tedesca mancava infatti da ben undici anni, subito dopo l’uscita del debut “Eerie Sceneries”. Dopo l’uscita del batterista Herbst, tutte le parti strumentali sono state affidate al poli strumentista E., aka God Killing Himself, il quale in passato si occupava anche delle parti vocali. Ora dietro al microfono troviamo He, Who Walketh The Void, dotato di uno screaming che richiama molto il primo Burzum, sicuramente tra le influenze più evidenti del duo tedesco insieme a Xasthur e Forgotten Woods. Quattro brani, due dei quali durano sedici minuti, mentre gli altri due hanno una durata più breve. Un totale di poco meno di quaranta minuti nei quali sono concentrate atmosfere gelide, malinconiche e mortifere, bilanciate perfettamente per quello che si candida ad essere uno dei migliori esempi del genere.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10