(Black Lion Records) I bavaresi sono ormai noti in queste pagine, grazie al debut album “Vom Seelensterben” (QUI recensito) e il predecessore di “The Faceless Divine” intitolato “Im Nebel Der Vergänglichkeit” (QUI recensito). Proprio quest’ultimo si è rivelato un album ricco di pathos, con una sua epica interna notevole. Il terzo album dei Totengeflüster sembra fare qualche passo indietro in fatto di ‘concettualità’ della composizione e soprattutto dei suoni. Tastiere più eteree e al contempo scarne in alcuni casi. Chitarre più stridule nei solo e un drumming piallato dalla produzione. Per il resto i Totengeflüster sono loro, come sempre, con quel sound e atmosfere gotiche e a tratti sinfoniche che intarsiano questo black metal macchiato da aloni dei Cradle Of Filth dell’epopea 1994-1996, pur tenendoli a debita distanza da se stessi. Narbengrund Nihilis è ancorato a una linea vocale malefica, dannata. Il comparto chitarre ricama atmosfere, ma Totleben e Egregor, appunto le due chitarre, con “The Faceless Divine” erigono un wall of sound in diversi pezzi. Una spessa coltre di riff veloci, con il sinonimo della potenza che elevano le parti prettamente metal dal contesto symphonic dai tratti glaciali. Diversi risvolti balckned death metal si sentono tirati in ballo in questa ora di musica percorsa da venti epici che soffiano anche nenie di tipo classico, misteriose e fatali, con evocative ambientazioni anche in stile scandinavo.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10