(Gates of Hell Records) Non tutto quello che è stato composto negli eighties è necessariamente oro: lo abbiamo compreso con il revival ‘classico’ degli ultimi anni, a dire il vero in apparente esaurimento, durante il quale sono stati letteralmente svuotati i cassetti e le label hanno distribuito agli appassionati migliaia di prodotti, molti belli, alcuni passabili, altri decisamente brutti, provenienti da qualunque formazione avesse composto almeno un demo fra 1979 e 1987. I Vortex sono fra i prime movers della scena olandese, sono in attività (con alcune pause)… dal 1979 (festeggiano dunque il 40ennale) e presentano ora, risuonati e riprodotti, materiali che dovevano far parte del terzo album della band, che doveva uscire… nel 1987. Onestamente, non trovo nulla di particolarmente memorabile… La sferragliante “Spiritualien” può piacere agli estimatori dell’us heavy metal più istintivo, mentre “I.C.U” vede una prestazione veramente sgraziata da parte del singer Jurjen “Thunderforce” Tichelaar. La titletrack mette assieme NWOBHM e la teatralità di band come gli Hell, mentre è monocorde “Tremorial”. “Fearless” ha qualcosa di saxoniano, ma anche “Fivefall” ha una struttura veramente fiacca, e “Gonna hit you” potrà essere servita per i singalong dal vivo, ma su disco risulta dozzinale. Non voglio dire che questi materiali meritavano di restare nei cassetti, perché non è vero… ma andranno solo nelle mani dei ‘soliti noti’.

(René Urkus) Voto: 6/10