(Massacre Records) Sesto album che diventa un cerimoniale di inaudito estremismo da parter dei Negator. Imporntato sulla velocità e repentini cambi di atmosfere, con blast beat improvvisi che si affiancano a schitarrate violente e cupe, “Vnitas Pvritas Existentia” è la descrizione del male attraverso una narrativa esoterica, trasposta in musica. Tale musica è il black metal, con caratteri ritualistic e un’inquietante scorrevolezza di tanto turpe messaggio. La formazione di Amburgo sigla un piccolo gioiello di estremismo metal, grazie anche a delle buone armonizzazioni e passaggi di una certa melodia che aleggiano ovunque nell’album. Quasi un’ora condotta dai Negator a testa bassa, con riff che presentano un groove imponente, ascoltare “ΧΑῖΡΕ ΦῶΣ (KHAIRE PHOS )”, un brano formidabile tra l’altro, ai quali il drumming di Nechtan si aggiunge con forza tellurica. “Prophets of Fire”, “Regnvm Spiritvs Immvndi” o anche la bonus track “Der Ruf Der See”, puro black metal, sono altri momenti topici di un album che per ogni suo capitolo, presenta qualcosa di esaltante. Fiamme che si levano alte e avanzano, questa è l’immagine che sprigiona nella mente l’opener “Temple of Light” e che accompagna poi l’ascoltatore per tutta la durata di “Vnitas Pvritas Existentia”, un album concretamente fondato sull’estremismo.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10