(Autoproduzione) L’ascolto di “Electricmegablack” può essere paragonato ad un viaggio attraverso la musica degli anni ’90; un periodo di grandi cambiamenti per la scena hard and heavy e per il rock in generale, caratterizzato dalla perdita di interesse per generi come thrash e glam in favore di sonorità più cupe, decadenti e malinconiche portate avanti da formazioni provenientei da Seattle. Se i Nirvana proponevano essenzialmente un punk rock senza fronzoli ed i Soundgarden attingevano da Black Sabbath e Led Zeppelin, gli Alice In Chains erano sicuramente i più originali e personali di tutto il movimento grunge. È proprio la band capitanata da Jerry Cantrell ad essere una delle principali e più evidenti influenze degli spagnoli Mad–Era. Quelle melodie stranite, quasi psichedeliche ma dannatamente heavy, accompagnate da parti vocali che trasudano disperazione devono aver fatto breccia nella band madrilena. Oltre che dal grunge, la formazione basca attinge molto anche dal groove metal dei Pantera, grazie a potenti riffs incalzanti ed un lavoro notevole di batteria, con un eccellente lavoro di doppio pedale. Qua e là spuntano sonorità industrial, abbastanza inutili, seppur ben inserite. Un album che si rifà totalmente agli anni ’90, eppure suona fresco, moderno ed ispirato.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10