(Dark Essence Records) Sono in giro da quasi venti anni, spesi saltando di label in label, con guest d’eccezione, rimanendo fedeli al loro sound personale e crudelmente malato. Dopo “Fury Nocturnus” del 2016 (recensione qui) con la Peaceville, gli americani T.O.M.B. (Total Occultic Mechanical Blasphemy) sbarcano al tempio della norvegese Dark Essence Records ed ancora una volta annoverano Hellhammer dei Mayhem come ospite, al quale si aggiungono anche Craig Smilowski (ex Immolation), Andy Winter dei Winds, Duncan McLaren dei Venom Wolf e pure la recitazione di Maurice De Jong (noto come Mories, la mente dietro la one man band olandese Gnaw Their Tongues). La musica dei T.O.M.B. è dura da classificare: black metal vecchia scuola ricco di divagazioni doom, ambient, industrial, noise, drone, fose una entità classificabile nel vasto mondo dell’avant-garde, della sperimentazione anche se quest non ha ostacolato la band nel consolidarsi nell’olimpo degli innovatori del genere più oscuro ed estremo. Drumming furioso e dalla precisione clinica sulla scatenata “No Return”. Si vira verso un doom misto ad ambient/drone con l’affascinante ed inquietante “Where the Wretched Lurk”, tornado su teorie old school seviziate da black industriale sulla graffiante “Pestilence”. Brutalità che raggiunge livelli lo-fi sulla title track, mentre l’esplicita “Decapitation of the Gods” torna su black metal spinto da una furia cieca. Imprevedibile e deliziosamente assurda “Lunar Reckoning”, tanto quanto la farcitura noise della poderosa “Escape from Phlegethon”. Ancora un noise lacerante dai connotati cosmici con “License to Depart”, assoluto odio con “Pure Noise Necromancy”, prima del viaggio attraverso gli inferi della conclusiva “Hellmouth”. “Thin the Veil” non rispetta regole ed è pura controtendenza artistica. È oscurità e passione per l’occulto ed il paranormale spinti ad un livello inconcepibile. “Thin the Veil” è estremo. È dissonante ma anche assurdamente melodico. “Thin the Veil” è disturbo psichico. È male. È sofferenza. È disagio. È malattia fisica e mentale. È oscurità trasformata in una forma deviata di artistica poesia alternativa.

(Luca Zakk) Voto: 8/10