(Nuclear Blast Records) Se il precedente album “Machine Messiah” ha ben entusiasmato sia i vecchi fans, uno di essi lo ha apertamente scritto QUI, oltre a quelli più recenti e dunque non agganciati alla band da trentacinque anni, questo nuovo “Quadra” avrà da far parlare le due fazioni. Bene, probabilmente, perché la band carioca ha deciso di fare le cose in maniera più profonda, complessa forse, di certo non semplice e magari apparentemente in maniera dispersiva. “Quadra” è una parola portoghese che vuol dire ‘campo da gioco’. Il concetto dietro a questo titolo è che «ciascuno di noi cresce in diverse “Quadra”, plasmate su regole e definizioni. Siamo tutti influenzati da questi concetti, le nostre relazioni, le nostre carriere, la nostra intera esistenza». Le divisioni, interiori, della società e tutto quanto ne consegue, sono il senso di queste canzoni attraverso un abbigliamento sonoro inedito per l’amalgama, usuale per le abitudini dei Sepultura. Thrash-death, estrazioni tribali e folk, momenti neo-symphonic, impeti contemporanei, oltre al sound ben riconoscibile di Andsreas Kisser alla chitarra, affiancato dalla voce rabbiosa di Derrick Leon Green, sono la successione di idee di un songwriting che offre tante soluzioni. La melodia è riesumata dall’interno di tirate rabbiose, thrash e brutalizzate dall’hardcore, nonché da cavalcate vicine all’epoca di “Arise” (album del 1991), arrivando a definire il giusto insieme. La “Quadra” dei Sepultura è divisa in quattro fasi: la prima guarda al thrash metal, la seconda ai ritmi dell’album “Roots” (del 1996), la terza insegue un interessante senso di sperimentazione, mentre la quarta è un connubio tra melodie e chitarre acustiche. Quattro dunque, come i quattro elementi, le quattro stagioni e, volendo quattro come un campo da calcio (due metà campo e due aree…), sono il senso, il concept nel quale rientra anche lo stato di salute del nostro pianeta e l’atteggiamento dell’umanità verso di esso. Le divisioni e suddivisioni sono anche le religioni, i confini nazionali, le leggi, le culture… I Sepultura hanno tenuto conto delle immense differenze che ci circondano, hanno tentato di introdurle in musica e probabilmente riuscendovi.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10