(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Tedeschi. Black metal asettico con tendenze post. Dopo due EP eccoli arrivare a questo tagliente primo capitolo! Un black con radici nordiche, esalazioni tedesche e un’aura maligna e deviata tipica della Francia (il che giustifica il nome dell’etichetta che pubblica il disco). Brulla e destabilizzane “Nothing is Sacred”. Catchy, tecnica, contorta e psichedelica “Leviathan III”. Toni gloriosi ma anche devastanti su “Into Misery”. Più diretta, radicale ma anche contorta “Lightbringer”. Gloriosa, diabolicamente epica ed intrigante “Ruin”. Siderale e pungente “Odium”, travolgente con quegli impetuosi mid tempo la title track. Poca luce, poca aria respirabile, totale azzeramento della vita su “Forlorn Souls”. Viscerale e carnale “Eternal Sleep”, mentre la conclusiva ”In Aversion”, suggerisce evoluzioni prog, esaltando, stuzzicando e confermando la genialità compositiva dei Bait. Album che elargisce un soffocante calore gelido, un freddo cosmico per un suono tenebroso, viscerale, dannatamente legato a tradizioni che qui progrediscono rivelandosi sotto una nuova sconvolgente forma.

(Luca Zakk) Voto: 8/10