(Minotauro Records) Il digitale è inevitabile, ma oltre a quello la Minotauro stampa questa perla tenebrosa solo in vinile, e pure in edizione limitata. Il colore nero del seducente dodici pollici perfettamente si abbina con le cinque pestilenziali tracce concepite per infestare l’etere da parte dei quattro doomsters italiani; un disco che tra l’altro celebra anche una decisione inconsueta da parte della band, attiva da oltre un ventennio e con ben sei album ed un EP pubblicati: questo disco sarà l’ultimo dei Misantropus, i quali sembra abbiano deciso di continuare la carriera solamente con l’attività dal vivo. Pesante, lenta, ossessiva e pestilenziale la title track, brano con un riff letale e linee vocali cavernose. Oscurità dal gusto blues che diventa doom claustrofobico con “Axe Gnomes”, un percorso sonoro coronato da un assolo ricco di una essenza vintage, sia nello stile che nella bellissima produzione scarna. Destabilizzante la breve “Sword Gnomes”, criptica la lunghissima “Green Cauldron”, un pezzo completamente ambient, dove suoni soffusi testimoniano l’incrocio di una provenienza ubicata tra gli inferi e lo spazio siderale, scatenano per giunta un brillante senso di desolazione. La conclusiva “Necropolis: 5000 Years After Human…Silent Death” torna al doom pesante, arricchito da una batteria creativa la quale scandisce un lento e funereo cammino verso la fine, verso il silenzio. Gli gnomi: creature tanto affascianti quanto misteriose e forse mostruose. Un simbolo di spiritualità per un disco dedicato ai quatto elementi naturali e queste entità che ne simboleggiano l’eterna esistenza.

(Luca Zakk) Voto: 8/10