pag 1 - 8 -OK(logic(il)logic) L’ascolto di questo lavoro alla fine non è che mi abbia chiarito le idee su cosa suonino questi musicisti di Crema. Beh, mettiamola subito in chiaro la cosa: loro a suonare suonano. Tecnica di buon livello, sound robusto, un cantante che ha una voce roca che sa graffiare e variare il timbro e c’è in giro una certa propensione per le melodie, sempre riscontrabili nei pezzi. La questione sul genere per qualcuno sarà marginale, ma è curioso notare come alcuni brani siano di indirizzo thrash metal o power thrash (vedi “No One’s Guilty”), altri strizzano l’occhio verso il crossover ed altri ancora hanno un taglio più moderno, quasi tra Avenged Sevenfold e Alter Bridge, anche se i Steel City non raggiungono quelle fluidità melodiche, ma di certo nei risultati le loro melodie si presentano assimilabili con sensibile facilità. La sezione ritmica, basso e batteria, lavora a pieno regime e con qualità, oltre a contribuire con spunti che irrobustiscono la sostanza delle canzoni. Il riffing è estremamente variabile. Personalmente ci ho sentito i Megadeth, gli Annihilator, gli ultimi Metallica, l’heavy metal, il funky e tutto incanalato in una fiumana di note che sanno essere irruenti o fortemente espressive. “Now It’s Time” suona con impeto, gli addobbi melodici non sembrano scontati e la band prova più soluzioni. Sento ancora qualcosa di non propriamente definito, in alcune canzoni, anche per alcune soluzioni del cantato, ma tenendo conto che gli Steel City esistono da soli tre anni e che hanno avuto qualche ritocco di formazione nel tempo, allora non si può che rimanere soddisfatti e forse anche di più. Per conto mio, parere puramente soggettivo, mi aspetto un prossimo lavoro ancora più costruito e rifinito, perché gli Steel City possono e sapranno farlo. Questa band ha voglia di osare e ben vengano musicisti così vivaci.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10