copundecimber(Downfall Records) Metal per adolescenti? Forse, ma fatto bene! Gli svedesi Undecimber, qui al secondo platter, giocano con tutti i cliché del metallo bello e tenebroso generando un disco oscuro e a suo modo romantico, che a me che ero giovane negli anni ’90 non poteva che ricordare le atmosfere di “The Crow”. “Three Pages from Hell” ci offre un sound molto debitore di Him e 69 Eyes, forse con un tocco di elettronica in più: sorniona e piena l’interpretazione vocale di Snakes. “Solitude” vira così verso un elettro-goth ‘dichiarato’, che ha forse il suo massimo esito in “Fatal Kiss”. I nostri sono certamente capaci di sfornare ritmi e refrain catchy, come quelli di “War Hero” e “Wait in the Dark”, e anche il gothic rock da classifica di “Beyond the Grave” è stuzzicante; alla fine il disco risulta un ascolto ‘leggero’, i defenders si tengano alla larga ma se avete dai 17 anni in giù o non siete dei puristi accomodatevi pure.

(Renato de Filippis) Voto: 7/10