(Zenda)  I Banda De La Muerte sono argentini e questo album omonimo è stato inciso e pubblicato nel 2009. Attualmente la band ne sta registrando uno nuovo e sarà pronto per aprile 2012. Avere la possibilità di valutare questa uscita, ormai datata è solo un bene.  I Banda De La Muerte suonano uno stoner-sludge con divagazioni verso l’hardcore e il punk, ma soprattutto sono autori di un album con suoni trattati con purezza, senza metterci troppe barriere elettroniche di mezzo. Ecco che il sound arriva energico e vigoroso, le canzoni rivelano melodie selvagge e i questi 34′ sono splendenti come un vento che batte la terra. Se “Dos Hueos” riprende qualcosa dei Kyuss, infilandoci dentro del punk, “Hesperidina” graffia con preponderanza, come se i Nirvana di “Bleach” e “Incesticide” decidessero di essere solo aggressivi e nervosi. Quando subentra “de la Muerte” e il suo ritornello, è palese che tutti i possibili rimandi, altro non sono che i fantasmi che popolano un mondo dissonante e carnivoro costruito da loro. “Esqueleto”, tra le migliori canzoni, ha un incedere inesorabile e si va avanti ancora fino a quel poco più di un minuto di “Madera Sagrada”, follia hardcore che frattura tutto. C’è ancora materiale non citato,  ma caliamo il sipario sulla conclusiva “Através de la Sangre”, mastodontica fiamma che brucia lentamente. Alcuni musicisti provengono, per chi è avvezzo alla scena sudamericana, da band di un certo peso come Jesus Martyr, Lobotomy e Buffalo. I quattro di Buenos Aires sono esplosivi, sinceri e se togliessero di mezzo quei trigger alla cassa di Felitte, si ritroveranno con il miglior sound del Sud America.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10