cop100mods(The Lab Recs) Un crocevia tra psichedelico, doom, stoner. Un mix esplosivo di fumo e nebbia che stordiscono con potenza e grinta che spaccano. Giunti al secondo album, i 1000mods sono quattro musicisti provenienti da Chiliomodi, in Grecia. Il loro sound ha quello stupendo ascendente vintage, musica che sembra uscire da un vecchio vinile anni settanta, registrato come all’epoca senza la tecnologia ma con infinita passione. Ed infiniti sballi mentali. Apre “Claws”, l’unione fra la melodia e lo stoner brutto sporco e cattivo. “Big Beautiful” è maledettamente 70s ed offre uno di quei riff semplici che si stampano in testa dopo due giri. “She” è fumosa, pesante, ma vanta una caratteristica stranamente southern, sia nella musica che nel modo di cantare del singer. Tetra ed inquietante “Horses’ Green”, mentre “Low” fa incontrare un’atmosfera dark wave con uno stoner spregiudicato e ferocemente rockettaro. La title track è lenta e pesante, con un singing tagliente e profondo che ricorda i Black Label Society. Esplosiva e ribelle “Modesty” mentre la conclusiva “Reverb of the New World“ sembra provenire da una versione arrabbiata e marcatamente heavy degli Hawkwind. Non uno stoner qualsiasi in mezzo ad una miriade di altri act nel genere. C’è una certa personalità nei 1000mods, una impostazione che fa convergere varie ispirazioni in una formula efficace. Un album coinvolgente, diretto, immediato che cattura epoche lontane e le ricrea in un contesto moderno ed assolutamente godibile.

(Luca Zakk) Voto: 7/10