copGRAVES_AT_SEA_SOURVEIN(Seventh Rule Recordings) Dissacrante unione di titani che con questo split riescono a sommare le forze per dare origine ad un macigno dal peso infinito, dalla potenza estrema… brutale, incisivo, letale. Lato A: terrore estremo per ogni amplificatore, ogni maledetto dispositivo pensato per emettere suono. I Graves At Sea sputano in faccia due tracce immense, di lunga durata… due tracce di doom/sludge intenso, monolitico… con quel vocalist che desidererei sentire in molte, moltissime band black metal al posto degli ovvi e fotocopiatissimi growler che la massa vomita sulla scena quotidianamente. Il loro sound è adorabilmente perverso, toni cupi, drumming cupo, chitarra cupa, riff cupi, atmosfera cupa… le uniche tonalità alte emergono dalla tortura vocale dell’immondo singer: l’immagine che viene in mente è di un esaltato cannibale in pieno banchetto. In giorno di celebrazione! Adoro il suo timbro, capace di passare da uno scream privo di umanità ad un qualcosa che si mantiene in equilibrio tra il growl ed una sofferenza tipicamente nu metal. Il lato B non è certamente pensato per il relax o la pace dei sensi. I Sourvein producono un sound che è l’equivalente musicale di una lenta crocefissione: vocals sicuramente meno estreme, anche se ricche di potenza, ma costrette ad emergere da un mondo costruito con un sound cinico, cupo, pesante, criptico, asfissiante, nervoso. Le tre tracce che i Sourvein cacciano dentro questo split non sono adatte ai deboli di cuore: il concetto doom viene esaltato, ci sono sonorità quasi eteree, si invade ampiamente il territorio psichedelico… mentre la base ritmica non supera frequenze misurabili in poche decine di Hz. Uno split che vede i più recenti Graves At Sea aprire mostruosamente per gli ultra ventennali doomster Sourvein: match perfetto, unione dissacrante, rituale oscuro. Ventotto minuti di peso immenso che grava sulle spalle, sulle coscienze, sui sentimenti, sulla luce, sulla speranza. Doom all’ennesima potenza!

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10