(Napalm Records) La seconda prova dei Thulcandra è una conferma, per chi scrive queste righe, di quello che è la band black metal tedesca: ovvero una gruppo capace di suonare il black metal in modo pulito e senza quel briciolo di cattiveria che invece il genere spesso richiede, oltre ad essere tenacemente incollata a schemi che ricordano i Dissection, ma anche i Dark Funeral. I Dissection vengono addirittura omaggiati riprendendo il loro art work, come accade nelle copertine del primo album “Fallen Angel’s Dominion e in questo secondo. Le nuove composizioni, come “Gates of Eden”, “Ritual of Sight”, “In Blood and Fire”, riportano alla memoria gli svedesi e nonostante il fatto che “Under a Frozen Sun” non abbia sbavature e tutto suoni in ordine, con le melodie opportunamente sviluppate, ciò non determina una maggiore considerazione verso i Thulcandra. In questo sound immutato, a voler inseguire quello altrui, trova spazio anche una cover: Unanimated, “Life Demise”. Anche questa non è farina del loro sacco!

(Alberto Vitale) Voto: 5,5/10