(Dark Descent) Una creatura condannata. Murata viva. Spazio angusto, oscuro, pestilenziale, marcio. Il suo odio verso i carcerieri, psiche che si deforma, pensieri oscuri sottoposti ad un processo di rapida putrefazione. Rabbia. Furia. L’odore del corpo che si dilania, decade, invecchia, ferite aperte come gole profonde. Autolesionismo per una morte più rapida, per sfuggire alla dannazione. Blasfemie che si manifestano nei pensieri, furia infernale, decadenza, orrore. Questi sono i sentimenti che emergono dai testi, dalla voce, dai suoni di questo immondo esempio di musica marcia, pestilenziale, malata. I Begrime Exemious, dal Canada, vomitano questi cinquanta minuti di brutalità ed odio. Uno tsunami di riff monumentali, bestiali, brutali. Una tormenta che massacra il cervello. Una voce che proviene dagli inferi, cancerogena, urla disumane, sporche e cariche di odio. Pezzi come “Chasm to Obscurity”, e “Sacrament of Virgin Flesh” sono pura devastazione, negazione della vita. Altri, come “Perverted Decadence Churning”, sono l’essenza della pesantezza e della paranoia mortale. La finale “Relic of Befouled Incantations”, con la sua traccia fantasma, è violenza senza compromessi, nessuna pietà. Un disco che inizia violento, e termina brutale. Grande death metal. Per tutti i fans della brutalità più tremenda, in un clima di decomposizione e morte.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10