copMindwars(Punishment 18 Records) Secondo album per Mindwars, band fondata nel 2013 da Mike Alvord, che gli amanti del thrash degli ’80s ricorderanno per essere stato il chitarrista degli ottimi Holy Terror e Roby Vitari, drummer esperto, avendo già militato in formazioni stilisticamente differenti tra loro, come The Art Of Zapping e Jester Beast. L’intenzione dei due musicisti era quella di riportare alla ribalta lo speed/thrash degli anni ottanta, senza per questo copiare per filo e per segno quanto proposto negli anni. “Sworn To Secrecy” suona fresco, per nulla datato e ricco di influenze che, partendo da una solidissima base speed/thrash, abbraccia sonorità più pesanti di matrice Sabbathiana, passando per melodie tipiche della NWOBHM. La title track apre l’album in maniera violentissima, grazie ad un riffing di matrice slayeriana, sostenuto da un drumming potente e fantasioso, mentre la voce di Mike Alvord è graffiante e sinistra. “Cradle To Grave” è un ottimo episodio di speed metal arrembante. “Lies” presenta sonorità abbastanza particolari, dal mood oscuro e con frequenti cambi di tempo. In questo pezzo affiora una sorta di vena progressiva che mi porta ad accomunare i nostri a gruppi come Depressive Age e Anacrusis, non tanto per quanto riguarda la musica proposta, abbastanza differente dalle bands citate, quanto per quella tendenza a cercare di integrare sonorità estranee alla matrice thrash di partenza. “Rest Now (For Tomorrow Comes)” è lenta e pesantissima, dall’incedere doomeggiante. A metà brano parte una breve accelerazione thrash, prima del nuovo rallentamento finale. Un album estremamente variegato, che riesce nell’intento di riportare alla luce lo speed thrash dei bei tempi, senza per questo fossilizzarsi in cose nostalgiche trite e ritrite.

(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10