copSAILAWAY(Autoproduzione) Esordio per Sail Away, band Torinese nata nel 2013 per mano di Francesco Benevento e Federico Albano, che già si erano fatti notare per l’ottimo lavoro svolto con Savage Souls e Assedio. La proposta musicale del quartetto Piemontese (completato da Luca Guglielminotti al basso e Alessio Pedinovi alla batteria) è un heavy metal fortemente venato di hard rock, con sonorità che pescano a piene dagli anni ’80. Sono frequenti i richiami a Deep Purple, Sinner e Riot. Proprio alla memoria di Mark Reale (chitarrista dei Riot) è dedicata la conclusiva “Immortal Hyms Shine On”, dotata di un chorus memorabile, sia per la melodia che lo caratterizza, sia per il testo. “Welcome Aboard” apre l’album nel migliore dei modi: heavy metal quadrato, potente ed arrembante e dal ritornello da urlare a squarciagola in sede live. “Another Sunday” è una song decisamente ruffiana e radiofonica, con aperture melodiche che ricordano gli Helloween e i Bonfire di “Double X”. “The Artificial Impostor” è caratterizzata da un riffing secco e stoppato, decisamente thrashy e stemperato da melodie efficaci. “Petals Of Blood si concede qualche divagazione, con vocals filtrate e stacchi vicini allo ska. Ma il capolavoro dell’album è a mio avviso “Giants Of The Dawn”, aperta da un giro di basso maideniano, per svilupparsi poi in un riff terzinato che molto deve alla band capitanata da Steve Harris, mentre le vocals sono epiche e solenni. Un debutto di classe, dove melodia ed aggressività sono perfettamente bilanciate, creando nove brani assolutamente trascinanti. A fine album ci si troverà spesso a premere nuovamente il tasto “play”. Ottimo debutto!

(Matteo Piotto) Voto: 9,5/10