(Autoproduzione) La recensione di questo “The Inhuman Use of Human Beings” nasce grazie a Luca, chitarra e scream dei This Broken Machine, il quale ha voluto sottoporlo a Metalhead.it. Luca ha presentato la band come architectural metal e, sinceramente, io nemmeno so cosa sia quel genere ed ho malignamente pensato che  volessero vantarsi di qualcosa, definendosi in quel modo. Assolutamente no, mi sbagliabo. I This Broken Machine sono autori di un groove metal nel quale si odono elementi di thrash, heavy e alternative metal, ma anche di metalcore  e spunti sperimentali. In definitiva non credo che nell’album si possano sentire canzoni nella sostanza uguali ad altre. Ecco dunque spiegato quell’architectural del qual si diceva all’inizio. I brani dei This Broken machine hanno più sfumature, più elementi, più idee di coesistenza. Un’inflazione di idee che in alcuni momenti e sotto certi punti di vista significa anche sacrificare l’omogeneità della musica stessa, perdendo in alcuni casi la bussola. I TBM sono realisticamente a cavallo tra il crossover e un progressive, non quello strettamente classico, ma un progressive inteso come voglia di ricerca e di evolversi continuamente. Le chitarre sono robuste, le distorsioni dense, spesse e potenti, ma il riffing è strutturato in modo da fornire sempre le opportune melodie, senza abbandonarsi a sfuriate selvagge. I tempi possono essere sincopati, dei breakdown rovinosi oppure sono delle semplice strutture di accompagnamento che scivolano via con semplicità. Tutto questo è spalleggiato da una narrazione vocale che tratta del lavoro. Si, il lavoro inteso come realizzazione personale, ma descritto attraverso la metafora di una lotta tra uomo e macchina. Ritengo superflua una disamina dei brani, sarebbe comunque lunga, ma incapace di descrivere l’essenza di questo sound che, in parte, fonde alcune cose dei Deftones, Tool e Neurosis. I TBM almeno hanno avuto il gusto e l’impulso di mettere in “The Inhuman Use of Human Beings” comunque e, soprattutto, la loro sensibilità. L’album ha le sue piccole imperfezioni, già esposte, ma l’ambizione sa essere vanità e allo stesso tempo coraggio e loro ne hanno.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10