coplambofgod16ep(Nuclear Blast) Perché un EP per i Lamb Of God? Per beneficenza. A quanto pare un fan della band, Wayne Ford, diventato amico con Randy Blythe, ha perso la vita a causa della leucemia lo scorso anno. A questo punto la band della Virginia ha dunque sfornato questa release contenente due brani inediti e tre canzoni in versione dal vivo, per raccogliere fonti da devolvere alla lotta contro il terribile male. In particolare “Still Echoes” al Rock Em Ring e “512” e “Engage de Fear Machine” eseguite al Bonnaroo Festival di Manchester nel Tennessee, United States. Il thrash che sprigiona groove dalle maglie delle chitarre dei Lambs è poderoso e in sintonia con le ultime soluzioni offerte da loro stessi. “The Duke” è opener e brano portante di questa vicenda che ha investito il fan e di rimando la band. Arpeggio e poi una scarica possente da parte delle chitarre e con ritmi forsennati. L’atmosfera è serrata, cupa (manco a dirlo, visto il tema) e con il drumming di Chris Adler il quale vede un rullante che scandisce i colpi in modo secco e un lavoro alla doppiacassa nel tipico stile del musicista. La canzone fa un buon effetto. Forse “Culling” rientra maggiormente negli standard dei Lamb Of God, per quanto ringhia il tessuto musicale e le divagazioni canore di Randy Blythe. Niente male le tre canzoni dal vivo, tutte riprese da “VII: Sturm und Drang” del 2015.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10