(Nuclear Blast) Giungono al traguardo del decimo Album i Newyorchesi Immolation, band portabandiera del death metal statunitense sin dal lontano 1991, e tra le poche formazioni in grado di mantenere elevata la qualità delle proprie releases. Parto subito dicendo che “Atonement” è sicuramente il miglior lavoro sfornato dalla band dai tempi del debutto “Dawn Of Possession”. La prima cosa che salta all’occhio è la splendida copertina, affidata alle mani esperte di Par Oloffson, che già ha collaborato con gli Immolation su “Majesty And Decay”, sulla quale ricompare dopo ben ventuno anni lo storico logo. Altra novità presente su questo lavoro, è l’entrata in formazione dell’ex Goreaphobia Alex Bouks, che sostituisce l’uscente Bill Taylor. La caratteristica principale che eleva gli Immolation una spanna sopra alle altre storiche death metal bands, è la capacità di rinnovarsi, di non ripetersi mai, pur mantenendo uno stile riconoscibile da subito. Una caratteristica che ritroviamo pure su “Atonement”, album estremamente eterogeneo, con i brani ben differenti tra loro, eppure legati da un fil rouge, da un sound tipicamente Immolation dalla prima all’ultima nota. “Fostering The Divide” conferma quanto appena detto: un brano che abbraccia sonorità vagamente industrial, con ritmiche tribali e riffs cadenzati che ricordano i Morbid Angel di “Where The Slime Lives”, per poi sfociare in un a sfuriata death metal nel finale. “Destructive Currents” riporta il sound verso coordinate care ai nostri, con ritmiche maggiormente serrate e blast beats apocalittici. Un album decisamente ispirato, che necessita di più ascolti per essere metabolizzato pienamente, per via di partiture maggiormente ragionate, che non puntano esclusivamente sull’impatto distruttivo, ma alternano bordate a velocità pazzesca e parti cadenzate, meno veloci ma potentissime e decisamente tecniche. Con “Atonement” gli Immolation si confermano tra i maestri incontrastati del death metal statunitense, grazie ad una vena creativa che sembra essere inesauribile.

(Matteo Piotto) Voto: 10/10