copgrandmagus2(Nuclear Blast/Audioglobe) Che i Grand Magus fossero un gruppo fuori dal comune già si sapeva: ma questo “Triumph and Power” mi sembra davvero l’episodio migliore di tutta la loro discografia! Magari è l’esaltazione guerresca che parla per me, ma ho appena terminato l’ennesimo ascolto del disco e per una volta lascio spazio all’appassionato anziché al recensore… “The Hunt”, il precedente platter, era già ottimo (recensione QUI), ma ci mancava qualcosa: “Triumph” ritorna alle origini della band svedese, ma con una produzione più potente e tanta esperienza in più. Risultato: se tracciate una linea fra i Sabbath, i (vecchi) Manowar, i Bathory, e perché no i nostri Doomsowrd, troverete i Grand Magus esattamente al punto d’intersezione, con il loro epic heavy doom metal essenziale, eppure capace di smuovere le montagne. Vediamo allora la tracklist. Gli arpeggi iniziali di “On Hooves of Gold” sono così epici da far correre un brivido lungo la schiena… quindi il brano si modella in un mid-tempo poderoso, bathoryano e marziale, con un ritornello da pugno alzato e petto in fuori. Anche “Steel versus Steel” è magnifica, con un riff da un milione di tonnellate (di quelli che si definiscono ‘pachidermici’) e un ritornello che non fa prigionieri (il testo andrebbe appeso nella stanza di ogni defender). Anche “Fight” ha un refrain da cantare subito e a lungo (permettetemi di citare parte del testo: “And we will fight for the Right to defend / Fight for the Right to the End / Conquer and divide / Fight for the Right to survive / Fight with the Power of Rage / Fight to the End of our Rage / Fury burning inside / Fight to the Right to survive”… e ora correte alla pugna!); e mi mancano le parole pure per descrivere la forza guerresca della titletrack… insomma, l’ideale lato A di questo disco è da dieci e lode! Le sorprese, comunque, non mancano anche nella seconda parte della scaletta. “The Naked and the Dead” è la fast song che da una scossa al disco, variegandolo ulteriormente; la conclusiva “The Hammer will bite” aggiunge quel tocco di malinconia nordica che è, forse, il segreto del vero epos. Anche gli episodi strumentali, di matrice folk, hanno il loro posto nell’economia dell’album. Poche storie, questo 2014 è appena iniziato, ma “Triumph and Power” sarà sicuramente uno dei dischi dell’anno!

(Renato de Filippis) Voto: 8,5/10