(Avantgarde Music) No, non è il rito funebre che fa seguito al favoloso “Funeral Cult of Personality” del 2021 (recensione qui)… non siamo davanti ad un nuovo disco degli iconici Abysmal Grief, indiscussi sacerdoti del culto dei complessi funerari… ma è comunque un nuovo segno, quel timido bagliore di quel rosso cero funebre la cui fiamma danza irrequieta, animata dal vento, e dagli spiriti. Finalmente l’incontro, l’estrema unzione alla fine di un doppio rituale che dura da decenni, dalla metà degli anni ’90, l’unione dissacrante tra due entità italiane, gli Abysmal Grief e l’eclettica Avantgarde Music! Questa firma, questo patto di sangue porterà sicuramente a futuri oscuri presagi, in quanto la band Regen Graves e l’etichetta milanese non hanno mai evitato i sentieri più sinistri, più oscuri, più lugubri… ma nel frattempo, mentre proibiti riti notturni nel nome della Nera Mietitrice scolpiranno sul freddo marmo delle lapidi della nuova arte musicale, questa unione peccaminosa ha ben pensato di aprire le macabre danze con una compilation concepita per rendere ancor più terrificanti gli incubi più nefasti, i quali già tormentano il sonno dei comuni mortali. Estratti, demo, spezzoni, curiosità e materiale inutilizzato del periodo che va dall’anno MMXVI al MMXXI dopo Cristo; tutta musica rigorosamente registrata nello studio della band, anche con ospiti e/o variazioni di line up, materiale che per una ragione o l’altra, come succede solitamente, non è finito in alcuna pubblicazione ufficiale. Immensa “Estremo Dolore”, inquietante “Arcanum Magisterium”, doom di pregiata fattura con “A Forest Mass”, irresistibile “Mortician”, mentre “Missa Est” si spinge ai confini con generi più estremi pur esaltando sonorità vintage meravigliose. Vari brani inediti, un arrangiamento doom di una marcia funebre degli anni ’50 e alcune cover di vecchie band italiane. Una edizione che esce solamente in vinile: per togliere importanza alla vita terrena, per disprezzare i vivi… per profanare i morti.

(Luca Zakk) Voto: 10/10