(Season of Mist) Dal poco incisivo ritorno del 2020 (qui), alla vera rinascita del 2023 (qui), sembra che i finlandesi …And Oceans ci abbiano preso gusto, eccoli quindi con un altro nuovo disco! La line up invariata di questa nuova incarnazione (ricordiamo che nel 2020 tornarono quasi vent’anni senza un album!) evidentemente ora è molto ben affiatata, collaudata ed efficace a livello compositivo, tanto che c’è un importante passo avanti: certo, il symphonic black è sempre alla base, ma ora è più ricco di fantasia, di elettronica, di complessità… riuscendo a mescolare con sapienza quello che poteva dare il disco “Cosmic World Mother” con quello che ha proposto il successivo, un po’ chiudendo il cerchio, un po’ completando quel passo in avanti verso un sound legato alla loro tradizione, ma più attuale, fresco, non un semplice riproporre il comunque avvincente symphonic black della metà degli anni ’90; sembra quasi che il titolo dell’album sia autobiografico, quasi a voler completare questo itinerario della rigenerazione di una band sicuramente iconica. Il black sinfonico viene arricchito dall’ottimo lavoro del tastierista Antti Simonen, capace sia di passaggi tipici del genere che di evoluzioni più vicini a sonorità dance-trance, come si sente bene nell’ottima “The Form and the Formless”. Drammatica, apocalittica, ma anche cosmicamente devastante “Inertiae”, ricca di componenti industrial la futuristica “Chromium Lungs, Bronze Optics”, suggestiva e misteriosa “Prophetical Mercury Implement”. Oscura “I Am Coin, I Am Two”, pulsante e ricca di synth “The Ways of Sulphur”, avvincente e dannatamente catchy “Towards the Absence of Light”, un brano che combina con perfezione black sinfonico, groove, atmosfera stellare e riff incalzanti. Alcune edizioni del disco offrono anche due bonus tracks, e tra queste spicca sicuramente la poderosa “Copper Blood, Titanium Scars”. “The Regeneration Itinerary”, anche nei testi, mantiene quella tendenza horror/sci-fi tipica della band, andando comunque ad esplorare le relazioni tra gli opposti quali luce e oscurità, ordine e caos, spiritualità e materiale, mente e corpo, realtà e immaginazione… rame e mercurio… cercando di mettere in evidenza che non ci sono veramente solo gli estremi, anzi, forse sono proprio le tonalità di grigio che stanno nel mezzo a dare il senso a tutto, sia nel nostro mondo che in quello surreale, futuristico e bionico qui meravigliosamente descritto.
(Luca Zakk) Voto: 8,5/10