(No Remorse Records) Dopo aver esordito nel 2010, i russi (anzi: siberiani!) Blacksword hanno dovuto attendere addirittura undici anni per dare un seguito al primo disco: i problemi di line-up li hanno infine portati ad assoldare un cantante greco, Mike Livas, conosciuto attraverso i suoi filmati su Youtube. Il risultato è interessante… “Iron Will” contiene anche interessanti variazioni, non è, insomma, una opener sparata a mille: il sound è quello del power anni 2000, dark e potente, molto più americano che europeo. Ha qualcosa dei Metallica di una decina di anni prima “Immortal Hero”, mentre “Barbarian Born” inclina verso un metallo più epico, quello che qualcuno chiama ‘warrior metal’. In “Long Lost Days”, Mile si dà da fare con gli acuti, mentre “Darkest Heart” mi ha molto ricordato i Jag Panzer di qualche anno fa. Apice del disco sono gli otto minuti di “Alive Again”, brano pieno di pathos e potenza, in cui Mike arriva addirittura dalle parti di ‘Ripper’ Owens. Un album potente, che valeva la pena comporre dopo tutti questi anni!
(René Urkus) Voto: 7,5/10