(Century Media Records) Con questo gruppo abbiamo di fatto un ottimo esempio di death metal teutonico bello epico e potente, anche se stranamente la Century Media, sin da quando ha un contratto con i nostri dal 2017 circa, non sembra avere mai dato così tanta visibilità alla formazione. Ne ignoro davvero i motivi, tanto più che il disco qui recensito è davvero un ottimo album, in cui le componenti epiche mitteleuropee si fondono con richiami al suono death svedese più moderno, vedi i primi In Flames. Produzione ed esecuzione sono perfetti, ma ben controbilanciati da una serie di brani magari non complessissimi, ma che sono fruibili e a portata davvero di un pubblico molto ampio. Il che aggiunge mistero alla campagna pubblicitaria del gruppo… Vabbè, l’importante è che il disco sia arrivato alla grande distribuzione! Aggiungo che davvero in un’epoca di cloni degli In Flames davvero non se ne può più di chi cerca in vano di imitarli. Invece qui abbiamo una interessantissima quanto coraggiosa variante sul tema, una bella ventata di aria fresca in un ambiente altrimenti stantio. Una graditissima sorpresa.

(Enrico MEDOACUS) Voto: 8,5/10