(MurdHer Records) Torna la band romana dopo un album (qui) ed un EP (qui). Sono sempre estremamente incazzati e, a livello testi, anche decadenti, pessimisti ed oscuri nel senso sociale e filosofico della vita. Musicalmente il loro groove è scatenato e la buona produzione evidenza una pulizia del suono tale da esaltare l’aggressività dei brani. Il nuovo vocalist è feroce, il suo clean rockeggiante -il quale spessissimo viaggia verso un mid-growl nervoso e tuonante- contribuisce a iniettare ulteriore violenza pur mantenendo chiarezza ed una componente rock/metal molto tagliente, grazie anche ad stile molto passionale. “Dual Mind” apre con un riff ossessivo che immediatamente diventa nervoso prima di un singing sconvolto e maledettamente catchy. Pesante ed un po’ alternative “Mules Of Society”, brano con ritmiche intense ed un assolo schizofrenico. Oscura “The Way It Is”, travolgente ed un po’ thrashy l’ottima “Who Knew”. Groove metal spietato con “The Only Thing I Failed”, imprevedibile e pazzoide in tutti i sensi “Disembodied Understanding”. Pesantissima e veramente tetra “Story Told” che anticipa una break rilassante intitolato “Stygian” prima della conclusiva e grezzamente bluesy “Xàpwv”. Lo stile è ben definito. Il nuovo singer si è integrato alla perfezione, offrendo alla band la possibilità di diminuire la violenza fuori controllo, a favore di intensità emotiva, groove e tecnica esecutiva. Loro non mollano, nonostante non sia facile essere una band da queste parti. Non mollano mai e piuttosto si incazzano con il mondo. E con questa release confermano che loro rabbia è perfettamente ingabbiata e manifestata in questi trentotto minuti di palese dimostrazione di forza.

(Luca Zakk) Voto: 8/10