(Nuclear Blast Records) Doro, artista ormai in circolazione da ben quattro decenni, ci regala un disco che finalmente offre un seguito a “Forever Warriors, Forever United” uscito ormai cinque anni fa (recensione qui). Un nuovo album molto sostanzioso che ci sottopone -con le bonus tracks- ben venti brani per oltre un’ora ed un quarto di musica. Qualche novità? Qualche tendenza innovativa? No, per fortuna no! Doro è ormai un’icona del metal classico teutonico, del metal classico in generale e anche in questo lavoro non sgarra, non esce di un millimetro da quel binario ben rodato sopra il quale corre impetuoso il locomotore impazzito del suo tradizionale metallo bollente, rovente, intramontabile. Epica e grandiosa “Children Of The Dawn”, pungente e dannatamente metal “Fire In The Sky”, un po’ meno convincente la cover dei Judas Priest “Living After Midnight” cantata proprio assieme al metal God, Sir Rob Halford. Metallo esplosivo con “All For You”, finisce per convincere e coinvolgere dopo qualche ascolto questa “Lean Mean Rock Machine”. Sesso debole? Certo… come no, ascoltatevi la mazzata intitolata “I Will Prevail” per capire di quanta cattiveria Doro sia in grado di elargire. “Bond Unending” ha quel tocco dark provocante, amplificato dall’ospite Sammy Amara (Broilers), mentre “Time For Justice” si lascia andare, quasi un brano che libera un’energia altrimenti prigioniera. Ben cantata ma priva di un vero mordente la ballad orchestrale “Fels in der Brandung”, mentre la power ballad “Love Breaks Chains” riesce a catturare l’attenzione, pur senza regalare particolari emozioni indimenticabili. Sembra esser stata scritta e registrata in un’epoca passata la diretta e pulsante “Drive Me Wild “, poderosa “Rise”, interessante la ballad “Best In Me”. C’è un tocco pop su “Heavenly Creatures”, si rivela estremamente ben riuscita “Total Eclipse Of The Heart” di Bonnie Tyler, qui eseguita in duetto con Halford. Tra le bonus c’è questa scadente “Warlocks and Witches” cantata a cappella, mentre è interessante l’inedita vena folk-metal che Doro mostra in “Horns Up High”. Buona la prova con “True Metal Maniacs” e la coinvolgente “Heart In Pain”, questo prima della cover dei Metallica “The Four Horsemen”… un po’ anonima anche se piacevole cantata dalla rocker tedesca. Nuovo album, insomma, il quattordicesimo da solista! Certo, ci sono brani favolosi… ci sono anche delle modeste filler. Ci sono un paio di duetti con Mr. Rob Halford, ci sono cover indovinate e altre delle quali potevamo fare a meno, ma resta il fatto che “Conqueress – Forever Strong And Proud” ci mostra una Doro in forma al cento percento, una vera conquistatrice, davvero forte ed orgogliosa come non mai!

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10