(My Kingdom Music) Tornati in pista nel 2013 con “The X Experiment”, i Dragonhammer danno continuità a questo nuovo corso con il nuovo “Obscurity”, quinto full-length della loro discografia: come è facile indovinare dal titolo, il nuovo nato è più cupo e tirato, ma sempre fedele al loro sound power appena spruzzato di prog. Vediamo allora la scaletta, non lunghissima ma convincente. “The Eye of the Storm” è un up-tempo orecchiabile perfetto per iniziare; all’arcigna e spedita “Brother vs. Brother” segue “Under the Vatican’s ground”, power misto ad hard rock con quello che è certamente il miglior refrain del disco. Giro di tastiera piacevolmente anni ’80 per la solida “Children of the Sun”; intensa poi la power ballad “Remember my Name”, finché la conclusiva titletrack ci regala potenti passaggi sinfonici e un altro ritornello facile da cantare. Molti i possibili nomi che si potrebbero chiamare in causa, dai Symphony X ai Blind Guardian, e per certe cose addirittura i Mob Rules, ma il bello dei Dragonhammer è che hanno la loro personalità ben definita.

(René Urkus) Voto: 7,5/10