(AFM Records) Ci hanno messo quattro anni gli italiani Elvenking per pubblicare il secondo capitolo della trilogia “Reader Of The Runes”… ma, hey, l’attesa è valsa la pena! Se “Divination” (recensione qui) era esaltante, il nuovo “Rapture” travolge con cinquantacinque minuti di heavy&power metal sapientemente cosparso di folklore pagano (spesso esaltato dal violino di Lethien), di senso di gloria, di un impeto trionfale al quale è impossibile resistere. Un album che segue con teatralità la storia raccontata, la quale versa su sentieri più tetri e tragici, aprendo la strada a costruzioni musicali che abbracciano una maggiore pesantezza, accarezzando anche i confini del metal più estremo. Drammatica e pulsante, ma anche suggestiva e provocante “Rapture”, puro power metal nel grandioso ritornello di “The Hanging Tree”, mentre non manca il culto dell’headbanging con capitoli quali “Bride of Night” (con ospite la vocalist Heike Langhans) e “The Cursed Cavalier”. Adoro la scelta degli arrangiamenti, la componente folk, il drumming oltre che le linee vocali clean & growl di “To the North”, forse uno dei brani più complessi ed avvincenti. Esaltante “Covenant”, emerge la pura essenza del metal più classico con “Red Mist”, mentre l’incedere folk metal domina l’incalzante “Incantations”. Qualche variazione nella line up, la quale vede il ritorno del batterista Symohn e l’ingresso come membro stabile del chitarrista session Headmatt, e la produzione di Scott Atkins (Cradle of Filth, Behemoth): “Reader Of The Runes – Rapture” incanta con la sua magia, spaventa per la sua oscurità e coinvolge con la sua infinita potenza sonora la quale cavalca fiera in questa avventura ricca di colpi di scena, di mistero, di magia, di malvagità, di vicende fantastiche indissolubilmente legate ad una dimensione reale.

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10