(Odium Records) Dei greci Enshadowed ricordavo l’ottimo “Magic Chaos Psychedelia”… uscito sette anni fa (recensione qui), tanto che temevo essermi perso qualcosa in questo frangente. Ed invece no… “Stare Into the Abyss” è proprio il successore del disco del 2013, lasso di tempo trascorso con un silenzio discografico interrotto solo da uno split con i Disolvo Animus ed una compilation. Ma in tutti questi anni il trio di Atene non ha perso il mordente, non ha perso la rabbia e tantomeno il gusto nel creare oscure melodie, sempre coinvolgenti ed esaltanti… confermando la capacità di rimanere nell’ombra senza perdere il filo (dopotutto anche “Magic Chaos Psychedelia” uscì dopo un silenzio di circa un decennio). Subito irriverente ed apocalittica “An Aspect Of Chaos”, traccia incalzante e crudele, tanto quando la seguente “The Great Animist”, la quale tuttavia si inerpica su arpeggi contorti e dissonanti sovrastati da una ritmica letale. Rocambolesca e ricca di cambi inaspettati “Beyond The Knowlege Of Truth”, un brano capace di inneggiare alla violenza, quanto di adorare gli inferi più reconditi. Melodie isteriche echeggiano sul mid tempo di “Blackend Mouth Of Despair”, capolavoro “Divide You Fall” canzone dai tempi irregolari, con un drumming tecnico e selvaggio ed un groove irresistibile. Ricorda un po’ la produzione dei Satyricon l’ottima “A Form Of Agony”, prima della conclusiva “Entropy Of men”, brano che amalgama tempi tirati ad altre intense e provocanti dissonanze. Un album avvincente: “Stare Into the Abyss” offre tecnica, offre un ampio paniere di melodie contorte, regala arrangiamenti intensi, dissonanze crudeli e cavalcate trionfali. Sembra che in queste eterne pause tra un disco e l’altro, gli Enshadowed altro non facciano che affilare le lame, preparandosi al prossimo assalto, alla prossima guerra… fino a quando la sete di carne non diventa così intensa da costringerli a tornare… in superficie!

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10