copFILIIELIAE(Lvx Perpetva Records) Reduci da un ritorno discografico più che riuscito nel 2014 (recensione qui) i Filli Eliae, nuovo nome dei redivivi Enslaved, ci riprovano a meno di un anno di distanza. La formula non cambia: black sotterraneo, liriche in latino e atmosfera sepolcrale. Per fortuna la mente di mr Figliola non è caduta nella trappola del vecchio adagio “batti il ferro finché è caldo” e sforna un platter che pur dando continuità con il precedente lavoro presenta delle sfumature decisamente diverse. La velocità ha lasciato spazio a tempi più dilatati e dal sapore vagamente doom. Le tastiere sono presenti in forma ancor meno preponderante ma più incisiva ed evocativa. Non mancano certo degli episodi più diretti e incisivi, ma è il mood dell’intero album che lo distingue nettamente dal suo predecessore. Quasi a formare una dicotomia modello Deliverance/Damnation degli Opeth. Non è chiaro se si tratta di due opere provenienti dalla stessa sessione di registrazione; è invece chiaro che da oggi le esigue schiere dei gruppi veramente validi nell’underground italiano possono contare su una spalla in più. Solenni.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10