(Lupus Lounge) Vent’anni di carriera per questo intenso progetto islandese capitanato da Eldur (anche collega di Guðmundur Óli Pálmason nei Katla.)! Due anni fa uscì l’ultimo album “World Serpent” (recensione qui), ed è proprio da questo punto che si sviluppa il nuovo EP, il cui titolo significa più o meno ‘Giudizio per ogni morto’. “World Serpent” doveva avere un seguito dal vivo, con la nuova line up che affianca il mastermind composta da Kári Pálsson e Kristján Einar Guðmundsson, entrambi anche dei Nexion… ma per i noti motivi tutto è fu congelato… tranne la mente creativa dell’artista, il quale si è messo al lavoro su del nuovo materiale, su varie nuove canzoni… due delle quali celebrano questo anniversario, questi due decenni di attività, concentrati dentro questo esaltante EP. “För” apre oscura, tribale, pulsante, irresistibile… prima di esplodere in un black ricco di impeto, di forza trascinante, con un basso voluttuoso che crea un tappeto sul quale le chitarre si scatenano a supporto della possente voce di Eldur; il brano evolve verso un sentore di gloria, senza mai abusare nei tempi, anzi, ricercando un pattern ritmico molto provocante, poi coronato da un assolo molto coinvolgente… prima di un epilogo dal favoloso gusto tribale. L’altro brano “Fimbulvetur”, dopo un’apertura ricca di tetra malinconia, ipnotizza con melodie dal sapore delicato, una chitarra monumentale, un incedere nuovamente epico, dentro ricercatezze teatrali che conducono dentro un black improvvisamente parossistico seguito da una chitarra solista incantevole, prima della deliziosa complessità del finale. Black metal con confini molto aperti: dal folk di matrice viking, al death e, perché no, qualche schiettezza tipica del thrash. Ma questi sono ormai i punti di forza noti della musica dei Fortíð: la vera emozione non sta nell’analizzare i dettagli, piuttosto risiede ne farsi travolgere dalla forza di questi due brani, i quali trascinano l’ascoltatore dentro un mondo mistico, leggendario e ricco di fascino.

(Luca Zakk) Voto: 8/10