(Steamhammer / SPV) “Silver Romance” è l’undicesimo album dei Freedom Call di Chris Bay e dentro di sé porta tutti i tratti salienti della formazione bavarese che è un glorioso esempio dell’happy metal, un’etichetta che la stessa band ha apposto sulla propria musica. Chris Bay, voce e chitarra, come lo è chitarrista anche Lars Rettkowitz, il più anziano nella formazione dopo Bay e autore di cinque delle tredici canzoni, nonché il batterista Ramy Ali e l’italiano Francesco Ferraro da cinque anni nella band, plasmano canzoni nel consueto stile e in particolare di questi ultimi anni: cori imperiosi, gratificanti per la mente per come sanno prenderla in ostaggio e lasciarla idealmente canticchiare, melodie seducenti, power melodico smaltato. “Silver Romance” possiede un sound più ruggente rispetto alle ultime due prove in studio; cioè più concretamente power metal del previsto. pur con l’inserzione necessaria di qualche sintetizzatore che nei punti focali, ritornelli soprattutto e le loro aperture, rendono il tutto più epico, grandioso e melodico. Non mancano le ripetizioni di stile, delle soluzioni di arrangiamento udite spesso nella discografia dei tedeschi, come alcuni finali di cori che aprono all’ingresso degli assoli di chitarra, tuttavia il marchio di fabbrica se da un lato è rispettato nella sua essenza, comprensivo di qualche scelta ‘pacchianotta’, al contempo una limatura proprio negli arrangiamenti emerge in “Silver Romance”. I Freedom Call sono in forma, piazzano qualche buona canzone che strappa consensi sulle tredici totali, anche attraverso un grande impegno vocale con l’abbondante uso di cori. Si segnala Lars Rettkowitz al microfono di “Blue Giant”.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10