copgloryful2(Massacre Records) Devo dire che ho trattato abbastanza male i Gloryful in occasione del loro debutto (QUI). Con il secondo album le cose vanno decisamente meglio, anche se i nostri hanno compiuto un cambio di atmosfere piuttosto peculiare… In “Hiring the Dead”, la opener, c’è sicuramente un tocco Maiden, ma il pensiero va inevitabilmente ai Running Wild e lì resta per tutto il disco, i defenders non ci potranno fare niente. Anche “Mare e Libertad” mette insieme power/speed teutonico e tocchi NWOBHM, mentre “The Masters Hands” inserisce qualche passaggio epico/marziale. Sette minuti e oltre per “Cradle of Heroes”, brano stentoreo ma comunque vivace, con un gran refrain; “Black Legacy” è l’immancabile ballad acustica, sempre dai toni vagamente pirateschi. Segue poi la muscolare e tirata “All Men to the Arms”, con il suo coretto scontato ma orecchiabile; in chiusura ci godiamo “Siren Song”, non esente da qualche apertura più impegnata. Per i fan di Rolf Kasparek, un disco che li riporterà in buona parte alle atmosfere da lui ‘inventate’; per gli altri, un heavy/power tedesco che non demerita, ma neanche fa gridare al capolavoro.

(Renato de Filippis) Voto: 6,5/10