(Ulterium Records) Ben sei anni dopo il debut “Waiting for the Dawn”, dunque nel 2004, gli InnerWish pubblicano il loro secondo disco, “Silent Faces”: il volgere del millennio e i significativi cambi di line-up (gli ellenici acquisirono il dotato singer Babis Alexandropoulos, che rimase in formazione per dieci anni) provocarono notevoli cambi nel sound, che rispetto all’esordio vira molto di più verso un power roccioso. La Ulterium Records ristampa oggi il platter, purtroppo senza nessuna aggiunta rispetto alla tracklist originale, ma per la prima volta anche su vinile. “Dance of the Storm”, la opener, guarda sempre all’us metal, con una aggressività in più (rispetto al debutto) che può ricordare anche i Jag Panzer; ma “Hold me tight” mostra bene lo shift del sound, essendo una fuga in doppia cassa dai chiari caratteri scandinavi, con melodie aperte alla Stratovarius. “If I could turn back Time” vede una significativa esplosione di tastiere; lucido il refrain di “Hold on”, mentre c’è un tocco prog nella titletrack così come nella successiva “Dreadful Signs”, il brano più vario, con una godibile accelerazione nel finale. Sì, la seconda parte del disco è certamente più sfaccettata: lo testimoniano sia l’accorata “Set me free” sia la conclusiva “Realms of Tomorrow”, che mostra ancora qualche eco dei Savatage (ma in misura assai inferiore rispetto al primo disco). Un significativo passo avanti rispetto al debutto.

(René Urkus) Voto: 7,5/10