(Nuclear Blast Records) Debuttarono quattro anni fa su Svart Records con il ‘timido’ “Death By Burning” (recensione qui). Da allora questo duo, questi due amici, di strada ne hanno fatta. Dopo l’ottimo “Ode to the Flame” del 2016, il loro debutto su Nuclear Blast, tornano ora con un titolo enigmatico, eccitante, ma sempre in linea con la loro ossessione per violenza e fuoco. Canzoni relativamente brevi, dirette, sempre con un hook che vuole essere estremo ma catchy; e riff, tanti riff, una travolgente valanga di riff schietti, diretti, possenti, capaci di smuovere, scuotere, svegliare! I brani sono impattanti. C’è una sensazione di caos costante, di odio, di oscurità. Un assalto frontale, un atmosfera costantemente caustica, pregna di male, inospitale e mostruosamente incessante, una violenza che non cala mai, che non offre respiro! Dalle sfuriate post punk ai mid tempo: il cielo risulta sempre nero, nuvoloso, tempestoso… ‘non v’è pace per gli empi’ e… ‘quando nascete, nascete per la maledizione; quando morite, erediterete la maledizione.’. “Age Of The Absurd” è tagliente, pungente, crudele. “Seek + Forget” è immensa! Un brano che scatena, che smuove… impossibile non farsi coinvolgere. Lenta ma con riff tetri l’irresistibile “Taurus”. Alternativa ma sempre dotata di una potenza disumana “Midgard Serpent (Seasons Of Failure)”. Soffocante “Dynasty Of Nails”. Epica e rituale “Obey The Obscene”. Riff tetri ma lascivi con “Anti Eternia”. “The Formation Of Night” è hard rock dannato, putrefatto e disperso nelle tenebre, la conclusiva “The Funeral” sfocia nel lato dannato e malato del doom più estremo. Canzoni semplici ma molto ben composte, arricchite di dettagli, varianti che iniettano una visione tecnica originale, senza però togliere l’efficenza che rende i brani immediati e spudorati: un lavoro compositivo che mescola rabbia, istinto e cinica intelligenza.

(Luca Zakk) Voto: 8/10