(Eternal Winter records) Gruppi come i Selvans hanno mostrato come in Italia di certo non mancano gli argomenti mistici e inquietanti cui attingere per del materiale lirico. Sembra proprio che questo manipolo di moderni bardi abbia scoperto il calderone del folklore e della storia nascosta e semisconosciuta del nostro paese, cercando quindi di trasporla in musica. Ne nasce un progetto che mischia sapientemente elementi e suoni tipici delle atmosfere del Medioevo con elementi più tipicamente black, a cominciare dal cantato in growl e, per giunta, in lingua madre. Si sente che le tracce hanno avuto una gestazione lunga e ragionata, trovando nell’EP la formula più adeguata a sigillarle in una degna uscita discografica, anche se per ora solo nell’ambito underground. Personalmente insisterei maggiormente sull’aspetto folk, ma è davvero un trovare forzatamente un difetto in un disco che invece ha praticamente solo aspetti positivi.

(Enrico MEDOACUS) Voto: 8/10