(High Roller Records) Debut album per Night Cobra, band texana che un paio di anni or sono ha pubblicato l’EP “In Praise Of The Shadow”, facendo diventare il sottoscritto un fan della formazione statunitense. Nonostante la provenienza, le influenze principali dei Night Cobra sono di stampo europeo, affondando le proprie radici musicali nella NWOBHM ed in generale nel metal del vecchio continente. Al di là dei soliti noti come Iron Maiden, Judas Priest e Saxon, la band attinge a piene mani da formazioni meno mainstream, come Angel Witch e Desolation Angels, segno di una dedizione ed una passione per il genere che va oltre all’aspetto commerciale. La produzione è adatta al genere proposto, ossia di stampo ottantiano, ma allo stesso tempo è pulita ed ogni strumento trova il proprio meritato spazio. Un’altra influenza piuttosto palese è quella dei Mercyful Fate, ottima dal punto di vista musicale, un po’ meno dal punto di vista vocale. Consiglierei infatti a Christian Larson (il vocalist) di evitare come la peste di utilizzare il falsetto, poiché caratterizza in maniera fin troppo marcata lo stile di King Diamond e qualsiasi tentativo di emulazione cade nella mera imitazione, al di là di eventuali similitudini nella timbrica. Questa scelta inficia un po’ l’album dal lato della personalità, rendendolo un gradino inferiore al mini di debutto. Resta comunque un ottimo disco, suonato con grinta ed una passione davvero lodevoli.

(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10