(Nordvis Produktion) In concomitanza con la pubblicazione del nuovo album “Laurentian Blue”, Austin Lunn e la Nordvis hanno confezionato questa interessante compilation la quale, oltre a diffondere contemporaneamente all’album ‘folk’ delle sonorità black, riprende del materiale ‘sparso’, ovvero canzoni mai diffuse o che sono comparse in split o EP, pertanto meno note, meno conosciute di quelle degli undici album pubblicati diciotto anni di onorevole carriera. Il materiale contenuto in questo “Songs of Hiraeth” è stato tutto scritto tra il 2009 e il 2011, ora rivisto con remix e aggiustamenti vari, tanto da riportare i brani nel percorso principale di Panopticon, dando essi nuova vita, quasi come se dovessero essere parte di un nuovo album di inediti. Le traccie spaziano dall’ambito sognante/atmosferico, come “The Road to Bergen”, dallo split Panopticon / Wheels Within Wheels del 2011, ad un black più efferato come quello di “Haunted America II”, dall’ EP “The End Is Growing Near” uscito 2022. Suggestiva “The White Mountain View” (split con Wheels Within Wheels del 2011), un brano tetro, ipnotico capace di toccare momenti sublimi ed epici alternati a parti aggressive e laceranti. Interessante e imprevedibile l’inedita ”From Bergen to Jotunheimen”, sempre molto valida “A Letter” dallo split Panopticon / Vestiges del 2013, affascinante ed estatica la conclusiva “The Eulogy”, abch’essa dallo split con Vestiges del 2013. Un’ora abbondante di black tanto graffiante quanto pregno di atmosfera e suggestione, un’ulteriore conferma della grandezza creativa di questo progetto che in quasi vent’anni di storia ha sempre saputo iniettare forti emozioni nella composizione di ogni singolo brano.
(Luca Zakk) Voto: 9/10