(Nuclear Blast Records) Dopo sedici anni i Sadus pubblicano un nuovo album dal titolo “The Shadow Inside”, con i soli Darren Travis e Jon Allen. Con la produzione di Juan Urteaga, il quale ha lavorato con Exodus, Machine Head e tanti altri, la storica formazione di technical thrash metal di San Francisco si ripresenta rinvigorita in fatto di creatività e allo stesso tempo con una sensibile carica old school ben assestata in questi dieci pezzi che compongono “The Shadow Inside”. I Sadus che fino al 2015 al basso erano completati dal monolitico Steve Di Giorgio e per i primi tre album anche dal secondo chitarrista Rob Moore, pur oggi solamente in due riescono a presentarsi in maniera devastante e sbalorditiva nel loro eseguire e nella dinamica e struttura dei pezzi. Il riffing arcigno, robusto e certamente mutevole del buon e ringhiante, in quanto anche voce, di Darren Travis e splendidamente sorretto dalle pelli di Jon Allen. Il batterista si mette in mostra da subito, infatti dopo l’intro iniziale “First Blood”, rade al suolo ogni cosa. I suoi pattern sono scariche impensabili, mostruosamente saettanti e con una doppiacassa che in certi momenti rendono quanto una seconda batteria all’opera nei pezzi. Travis e Allen sviluppano il proprio thrash metal in maniera tosta, il loro suonare è possente, a tratti a rotta di collo ma è pur sempre un marchio di fabbrica, quello dei Sadus, nel quale lo scomporre i pezzi in parti dove si lanciano in evoluzioni o scansioni spiazzanti, improvvise, rendono il tutto come una valida espressione della loro inarrestabile arte. La produzione di Urteaga aiuta il duo, infatti proprio la batteria viene abbondantemente messa in primo piano, ad essa si affianca la voce di Travis e le sue chitarre. Quel suonare sicuro e robusto che vede improvvisi frazionamenti nei quali quell’impatto e forza restano importanti sono ancora un tratto sinceramente distintivo dei Sadus.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10